Il Gruppo della Moiazza è una catena montuosa delle Dolomiti di Zoldo ed è situato tra il Gruppo del Civetta e il Gruppo del San Sebastiano-Tamer, tra il tipico paese di Agordo e il paese di Zoldo Alto.
Gruppo della Moiazza
Le sue cime più alte sono la Moiazza Sud, di 2.878 metri, e la Cima delle Sasse di 2.878 metri. Svettano imponenti, inoltre, anche la Moiazza Nord di 2.865 metri e la Cima della Moiazzetta della Grava di 2.727 metri.
Una delle pareti più suggestive di tutto il Gruppo del Moiazza alta 850 metri, è il Castello delle Nevere, conquistata per la prima volta da Alfonso Vinci, Paolo Riva e Camillo Giumelli nel 1936. È un monte grandioso e imponente, riconosciuto patrimonio dell’umanità dal UNESCO assieme alle Dolomiti di Zoldo.
La sua storia è legata indissolubilmente alle imprese dei tantissimo alpinisti agordini, che anno dopo anno esplorarono con passione ogni centimetro di questa montagna. Tra le tante via d’arrampicata sulla Moiazza è famosa per la ferrata Costantini, una traccia molto amata dagli appassionati.
Un percorso particolarmente affascinante e nuovo è il Sentiero Geologico di Agordo, che parte dalla piazza principale di Agordo, attraversa verdi pascoli e raggiunge le alte pareti roccioso della Moiazza. L’itinerario alterna fitti boschi ad ampie radure con rustici e fienili, che lasciano spaziare lo sguardo su panorami mozzafiato.
L’elemento che più caratterizza l’architettura di queste valli sono i Tabià, edifici dove un tempo venivano utilizzati come fienili o stalle, oggi hanno trovato una nuova destinazione d’uso. Gli esempi più antichi risalgono alla meta del 1600, tipicamente realizzati di legno su un basamento in pietra, con il tipico sistema blockbau, dove i tronchi vengono sovrapposti e incastrati, oppure il sistema standerbau, in cui i tronchi portanti erano messi in modo verticale e quelli di sostegno in modo orizzontale.
La parte inferiore l’edificio ospitava la cucina, la stua e i locali per la lavorazione del latte, nell’area superiore invece, si trovavano le camere da letto, che si raggiungevano con una scala esterna. Infine sul retro della tabià c’era la stalla con il bestiame, e sopra di essa si conservava il fieno.
Oggi, questi caratteristici edifici delle valli bellunesi, si sono trasformati in prestigiose dimore private o suggestive case per trascorrere le vacanze. La Conca Agordina è una zona molto affascinate e selvaggia, merita senza dubbio una visita se amate le montagne.
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