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Il Monte Grappa è la principale cima dell’omonimo gruppo montuoso ed è localizzato nelle Prealpi Venete tra il canale del Brenta, la valle del Piave e il Feltrino.

Il Massiccio del Monte Grappa

Alto 1775 metri, domina una vastissima pianura che arriva fino al mare Adriatico, che nelle giornate limpide brilla in lontananza. La base del massiccio è costituita da un gradone dolomitico scosceso e spesso eroso, che sale fino a circa 1000 metri, sul quale si estendono dossi tondeggianti popolati da tipiche casare e grandi boschi. Dalla vetta, invece, scendono più dolcemente costoni e verdi vallate fino al Feltrino.

Il Massiccio del Monte Grappa

Il monte Grappa, teatro di duri scontri decisivi nel corso della Prima Guerra Mondiale e alcuni avvenimenti nella Seconda Guerra Mondiale, è conosciuto per il Sacrario Militare, nel cui corpo centrale sono custoditi  i resti di 12.615 caduti militari italiani e austroungarici  di cui 10.332 ignoti.

Il Massiccio del Monte Grappa

Questo particolare monumento, completato nel 1935, è composto da cinque gironi concentrici posizionati uno su l’altro in modo da formare una piramide, dove nella sommità s’innalza il Santuario della “Madonnina del Grappa”.

Molto famoso poi, è il Sacello della Madonna Ausiliatrice, inaugurato il 4 agosto 1901. In particolare, nella prima guerra mondiale, dopo la sconfitta italiana di Caporetto, la cima diventò il perno della difesa italiana, tanto che gli austriaci tentarono inutilmente più volte di conquistarlo, per poi avere accesso alla pianura Veneta. A difesa del monte Grappa fu chiamata la IV armata che aveva combattuto sulle Tofane e sul Col di Lana.

Il Massiccio del Monte Grappa

Durante la seconda guerra mondiale il Monte fu utilizzato come rifugio per le formazioni partigiane, tanto che fu anche effettuata una delle più sanguinose retate da parte dei nazisti e dai fascisti fedeli alla Repubblica di Salò. I combattenti che non vennero uccisi sul posto, vennero impiccati pubblicamente lungo le strade della vicino Bassano del Grappa.

I nazifascisti impiegarono nell’operazione circa 18000 uomini, per scovare e affrontare i 1500 partigiani celati nei borghi e nelle pendici della montagna. Oggi la presenza di sentieri e tracciati permette a qualsiasi persona di praticare diverse attività sportive, dal trekking estivo alle passeggiate con racchette invernali, dalla mountain bike allo sci di fondo.

Viene considerata dai ciclisti una delle salite più belle d’Italia, per la sua lunghezza e per il suo dislivello impegnativo da qualsiasi versante la si affronti. Il volo libero, molto praticato, ha trovato nel comune di Borso del Grappa le condizioni ideali, sia meteorologiche che consentono lo sviluppo di correnti ascensionali praticamente tutto l’anno e un clima particolarmente stabile permette una durata dei voli diverse ore.

Il Massiccio del Monte Grappa

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