Questo piccolo centro abitato si sviluppò già in epoca romana, grazie al passaggio della Via Postumia, che lo attraversava appena più a nord.
Si tratta di una grande strada consolare romana, edificata nel 148 a.C. dal console romano Postumio Albino, nei territori della Gallia Cisalpina, ovvero nella Pianura Padana. Questa importante via di comunicazione serviva per unire i due grandi porti romani del nord Italia, quello di Aquileia con quello di Genova.
La perla principale della città è sicuramente l’Abbazia di San Pietro, del VII secolo, una chiesa in stile romanico, con un’imponente campanile sul lato sinistro che risale all’epoca romana e che, probabilmente, faceva parte in origine di una delle torri da difesa.
La sua facciata è divisa in tre parti e troviamo incastonato al centro un grande rosone, che molto probabilmente doveva sostituire un precedente finestra con colonnine tipica romana.
Al suo interno, diviso in tre navate, possiamo ammirare nel lato destro, alcuni affreschi di scuola tardo giottesca, che raffigurano la vita di San Benedetto, sul lato opposto troviamo altri affreschi rettangolari con sei figure di santi, tra cui San Zeno e San Michele Arcangelo. Il Presbiterio si trova parecchio rialzato rispetto il piano della chiesa, per colpa della cripta sottostante, e conserva affreschi del XV – XVI secolo.
Scendendo alcuni scalini arriviamo in una delle più belle cripte romaniche del Veneto, molto suggestiva grazie al gioco di ombre e luci nelle volte e negli intercolunni. Nel pavimento troviamo reperti di prima epoca romana, come una lapide funeraria e un vaso cinerario. All’interno della cripta si trova il sarcofago nel quale riposa don Giuseppe Ambrosini.
